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"Tutto sua madre" di Guillaume Gallienne

Una spiritosa variazione sul coming out



Dal film Tutto sua madre di e con Guillaume Gallienne

Di Francesco Saverio Tisi


Ispirato ad una performance teatrale che ha spopolato a Parigi, il film, scritto, diretto ed interpretato da Guillaume Gallienne è una spiritosa variazione sul coming out.

Originale storia di un adolescente che pare gay (si traveste da Sissi) e invece alla fine si dichiara etero”.

Basterebbe questa acuta osservazione di Maurizio Porro, riportata su un articolo pubblicato sul Corriere della Sera, dedicato alla versione cinematografica della pièce teatrale Tutto sua madre dello stesso Gallienne, per riassumere la straordinaria impresa di un attore comico profondamente significativo quanto sottovalutato.

Tutto sua madre è un lavoro eccezionale di virtuosismo mai fine a se stesso.

L’attore, autore e regista francese Guillaume Gallienne, prende spunto da alcuni episodi autobiografici (in particolare il rapporto con la madre) per mettere in scena una visione eccentrica, innovativa e assolutamente spassosa del concetto di “coming out”, qui capovolto (da omo ad etero).

Nella sua versione cinematografica, se da un lato il controllo creativo è rimasto saldamente nelle mani dell’autore, che ha quindi conservato pressoché intatta sia la struttura che la “forza” della pièce, dall’altro la nota virtuosistica si è affievolita in favore di una più coerente adesione al linguaggio filmico.

Gallienne, interprete in palcoscenico di ogni singolo ruolo, nella versione per il grande schermo si è “limitato” a interpretare solo il protagonista e (catarticamente, si potrebbe dire) la madre.

Ben cinque i Cèsar 2014 guadagnati, tra cui miglior film, attore e sceneggiatura, su un totale di dieci candidature, soffiando i premi più prestigiosi al nostro Sorrentino, in gara quell’anno con La grande bellezza.

Naturalmente, la sua versione più pura, affascinante e intrigante rimane quella teatrale, in cui tutto è demandato alla forza e al carisma interpretativo del protagonista, capace di restituire ogni personaggio, ogni carattere, ogni emozione legati al momento, a differenza di quanto accade in una sala cinematografica a pellicola impressa.

Lo spettacolo è stato proposto al Piccolo Bellini di Napoli a novembre 2022 nell’allestimento a cura della Compagnia Molière, diretto da Roberto Piano e interpretato dal poliedrico Gianluca Ferrato, già rappresentato con grande successo di pubblico e critica al Teatro Stabile di Bolzano.


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