Il libro come strumento formativo al “Festival della Lettura e dell’Ascolto - Campania Libri” a Palazzo Reale dal 29 settembre al 2 ottobre 2022
Di Rita Felerico
Vulcanico ed entusiasta – mediterranea personalità – Diego Guida ci racconta di una nuova sfida, quella del “Festival della Lettura e dell’Ascolto - Campania Libri” che si svolgerà a Palazzo Reale dal 29 settembre al 2 ottobre 2022.
Guida, quali le differenze rispetto alla manifestazione dello scorso anno “Napoli città libro”?
“Diverse, ma l’intento di dare valore al libro, alla sua importanza nell’essere strumento educativo e formativo è il medesimo. Si è entrati con questa edizione a far parte della macchina organizzativa con la Fondazione Campania dei Festival, si è riusciti a dare corpo ai frutti di dieci anni di lavoro associazionistico (partner è infatti la Fondazione Guida alla Cultura - Ente del Terzo Settore), a sottolineare l’importanza dell’ascolto (tenendo d’occhio i vari progetti digitali) e quindi infine e soprattutto a dare vita a laboratori performativi, lezioni mirate, percorsi tematici di conoscenza che possano legare Napoli al resto del mondo, guardando così anche il lato imprenditoriale e turistico della manifestazione”.
Nello specifico?
“Collaborare con la Fondazione Campania dei Festival ha significato darsi una forma più forte e strutturata a livello economico, ha significato poter mettere in moto un meccanismo organizzativo del nostro settore con una programmazione più ampia che consentirà di guardare più lungo termine al futuro. La partecipazione da parte degli editori/espositori non sarà solo ‘espositiva’ (gli stand saranno allestiti sotto i porticati di Palazzo Reale), ma permetterà di coinvolgere anche il pubblico con eventi indoor (ricordo che saranno a disposizione le sale di Palazzo Reale e le sale della Biblioteca Nazionale). Una grande novità è stata l’istituzione di una direzione editoriale, affidata al filosofo docente Massimo Adinolfi. Dopo il Salone del libro di Torino, che si inaugura il 19 maggio prossimo, saprò essere più preciso, perché anche con Torino si sono lanciate delle proposte di collaborazione e cercato scambi”.
Quindi gli editori faranno richiesta di partecipare e, acquistando il loro spazio espositivo, presenteranno libri e, insieme ad associazioni, scrittori, operatori e realtà culturali del territorio, potranno proporre iniziative laboratoriali e performative?
“Esatto. Invito gli interessati a consultare il sito campanialibrifestival.it, che prenderà il volo dopo Torino, per avanzare proposte e idee, perché le sezioni delle attività sono varie: scrittura creativa, teatro, scrittura digitale, video, design digitale. Si sta infine tentando di mettere a punto una serie di accordi volti a favorire la partecipazione dell’utenza, come quello con l’EAV per il trasporto”.
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