Madame Foer incanta il pubblico con brani di artisti famosi. Nel mezzo, battute e riflessioni tra umorismo e malinconia. Ecco i nuovi appuntamenti in Campania
di Andrea Jelardi
Dopo ripetuti successi in tutta Italia, Drusilla Foer approda in Campania registrando uno strepitoso sold out per Eleganzissima, lo spettacolo che sarà a Napoli dal 17 al 19 marzo al Teatro Bellini, poi a Salerno il 22 alla Sala Pasolini e infine a Caserta, il 23, al Teatro Comunale Parravano.
Tra canzoni, danze e storie, Drusilla porta in palcoscenico la sua lunga e straordinaria vita da raffinata frequentatrice dell’alta società che, un tempo ragazza ribelle e anticonformista, pur essendo ormai diventata una matura signora conserva ancora intatto il suo spirito antiborghese facendosi portavoce della cultura pop a dispetto della condizione agiata che, d’altro canto, le conferisce l’aura della nobildonna ovunque ammirata e considerata un’indiscussa icona di stile.
Figlia di un diplomatico e nata a Siena nel 1945, ha il vezzo di dichiarare un’età compresa tra i quaranta e i settant’anni, è cresciuta a Cuba ma è vissuta in giro per il mondo fin quando - vedova del belga Hervé Foer - si è stabilita a Firenze custodendo reminiscenze ed emozioni di un’esistenza appassionante e di una famiglia un po’ sopra le righe, tra esperienze e suggestioni d’ogni genere che solitamente rievoca con la fedele domestica Ornella in dialoghi telefonici divertenti, al limite del surreale eppure incessantemente ravvivati da una disincantata e profonda conoscenza della vita nei suoi molteplici aspetti. Attivamente impegnata a sostegno di cause sociali, Madame Foer vanta nel proprio passato pure collaborazioni con artisti internazionali, ma il destino le ha offerto specialmente tantissime opportunità che di volta in volta le hanno consentito di mettersi in gioco come attrice, scrittrice, drammaturga, soubrette, opinionista e persino modella, fino al recentissimo esordio come co-conduttrice di una serata del Festival di Sanremo; è dunque già nota al pubblico per le assidue presenze sul web, in televisione, in teatro, alla radio e al cinema, ma con Eleganzissima si presenta sul palcoscenico in vesti per certi versi ancora inedite proponendo un appassionante viaggio autobiografico durante il quale si abbandona ai ricordi e si esibisce liberamente nel canto e nel ballo, sempre con la raffinata autoironia di una donna non più giovanissima che ha ancora tanto da raccontare, da insegnare e da vivere riuscendo a non cadere mai nella facile tentazione di prendersi troppo sul serio.
Protagonista assoluta di un one-woman show molto piacevole, misurato, senza eccessi di forzata comicità e dove la saggezza e il buonsenso si fanno spazio seriamente tra battute, risate, lustrini e qualche paillettes, Drusilla incanta il suo pubblico eseguendo brani di artisti famosi che ha personalmente conosciuto, mentre negli intermezzi si lascia andare a battute e a riflessioni in bilico tra umorismo e malinconia, con uno spirito che si rivela diverso in ogni rappresentazione: “Eleganzissima è un luogo di espressione dove le cose cambiano continuamente. Canzoni nuove ne sostituiscono altre, racconti che se ne vanno per dare spazio a nuove narrazioni o riflessioni... a volte inseriamo un pezzo musicale perché durante il sound-check ci viene in mente... o integro un monologo con pensieri che ho in quel momento. È una fortuna avere uno spettacolo così libero... sono insieme a musicisti che permettono questo tipo di creatività estemporanea”.
Parlando specialmente alle donne, affascina però anche gli uomini con lo charme di una signora elegante, particolare finché si vuole ma mai trasgressiva, ed eccentrica quel che basta per essere chic e appena sopra le righe, tanto da far rivivere in una magica alchimia l’arguzia aristocratica di Susanna Agnelli e il discreto garbo di Donna Letizia - celebri dispensatrici di regole di bon-ton in tempi ormai lontani dai quali lei stessa proviene - nonché la meravigliosa autoironia di Franca Valeri nei panni della signorina snob, il tutto tra non infrequenti sprazzi della brillante comicità tipicamente toscana che la accomuna a celebri personaggi dello spettacolo italiano. Il suo è insomma un teatro autentico, spontaneo e compartecipe: “Il pubblico che amo è quello che mi fa sentire accolta e ascoltata senza pregiudizi artistici o morali. Il teatro non lo fa solo chi è sul palco, lo fa anche chi al teatro ci va. È un rapporto fra l’artista e lo spettatore. Il singolo spettatore. Io recito o canto non per l’insieme del pubblico, ma per il singolo. Mi fanno piacere i teatri pieni ma potrei fare Eleganzissima anche per una sola persona”.
Che a vestire i panni della signora Foer ci sia in realtà Gianluca Gori - fiorentino classe 1967, fotografo, attore, cantante e performer - dunque poco importa, anzi non ha alcuna rilevanza poiché, se lui ha creato Drusilla, lei sin dall’inizio si è lasciata alle spalle ogni classificazione e, spogliandosi totalmente delle vesti e degli schemi del “personaggio”, è già nata libera di spiccare il volo con il suo carattere, il suo vissuto e le sue esperienze.
Libera, soprattutto, di non darsi alcuna definizione, se non quella di “vecchia signora che ha cominciato la carriera già con un piede nella fossa, priva di ambizioni a lungo termine”.
Eppure questa vecchia signora ha ancora un’irrefrenabile voglia di mettersi in gioco, qualche sogno nel cassetto e tanta curiosità per ciò che la vita le vorrà riservare: “L’importante, per me” dice “è fare una cosa per volta, con calma e cura. Ho un progetto di cura verso le cose che amo, la musica, la scrittura. Stiamo lavorando ad un disco di inediti di grandi autori. Il mio sogno… Poi vediamo, sono molto disposta all’inaspettato...”.
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