Il teatro e Annamaria Ackermann” di Anna Maria Siena Chianese
Homo Scrivens Edizioni
pp. 132 - € 14
di Antonio Tedesco
Annamaria Ackermann, un'attrice che ha attraversato con inconfondibile classe e altrettanta signorilità, una parte consistente della recente storia del teatro e dello spettacolo italiani. Quello che si dice una “signora delle scene”. Maestra di dizione, capace di esprimersi con pari padronanza in lingua e in dialetto. Senza mai rinunciare, in un caso e nell'altro, alla raffinata eleganza, allo stile e all'intensità, nell'arte di porgere il testo. Una voce calda, misurata, ricca di coloriture e toni espressivi. Grazie alla quale, oltre alla sua, pur intensa, attività teatrale e a qualche incursione cinematografica, ha potuto dare contributi molto importanti anche alla radio e alla televisione.
Non a caso si intitola La voce e la scena il libro a lei dedicato da Anna Maria Siena Chianese ed edito da Homo Scrivens Edizioni. Il volume ripercorre con partecipe precisione non solo la carriera artistica, ma anche la vicenda umana della Ackermann. Quella, cioè, di una donna che ha sempre saputo coniugare con ricercato equilibrio l'attività artistica e la vita privata.
Il testo si articola, per oltre la metà, nella forma di una lunga intervista anzi, per meglio dire, di un colorito dialogo tra l'attrice e l'autrice, la quale ultima non nasconde, fin da subito, il lungo rapporto di amicizia, e il sodalizio umano, che la lega alla Ackermann.
Una vicinanza che gioca a favore della vivacità del testo e, probabilmente, della immediatezza e della sincerità delle risposte. Anna Maria Siena Chianese, infatti, stimola la Ackermann a dire di sé, della sua storia, dei suoi inizi, della sua idea di vita e di teatro. Rende agile e piacevole la lettura suddividendo gli argomenti di volta in volta trattati in piccoli paragrafi argutamente titolati e altrettanto sapientemente introdotti.
E intanto si parla di spettacolo, di cultura, di teatro e scorrono lungo le pagine grandi nomi della scena, dell'arte, della letteratura così come titoli di spettacoli, reading ed eventi culturali che hanno lasciato a lungo un segno indelebile. Per una carriera che ha saputo spaziare in tutti i campi, dal classico, al dialettale, fino al teatro contemporaneo più avanzato e sperimentale.
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