Quattro di dieci
- proscenioweb
- 7 giu 2022
- Tempo di lettura: 2 min
Racconti per Ricominciare 2022
di Rita Felerico

Nel suo libro di racconti dal titolo Dieci, Andrej Longo, richiamandosi ai dieci comandamenti, tratteggia una immagine di Napoli crudele e spietata, quella che a partire da Gomorra e dalle successive fiction ad esso ispirate ci hanno ampiamente rimandato. Ma Giuseppe Miale di Mauro che ha curato la messa in scena dello spettacolo Quattro di dieci tratto appunto dai racconti di Andrej Longo nell’ambito della rassegna Racconti per Ricominciare -andato in scena nella splendida cornice di Villa delle Ginestre a Torre del Greco dal 26 maggio al 5 giugno - vuole mostrare, attraverso la crudezza e la viltà dei gesti dei protagonisti, ciò che sta dietro le vicende e soprattutto il sentimento, l’emozione, il desiderio di cambiamento che attraversa i protagonisti. I fatti accadono all’interno di una festa di matrimonio, sospesa e finita prima che abbia inizio, che fa da cornice e da fil rouge ai quattro monologhi.
Antonella Morea – la madre della sposa - ha donato agli itineranti spettatori una vera chicca interpretativa, molto realistica rispetto al clichè del personaggio, simpaticamente popolare. Nel monologo Non desiderare la donna d’altri , la madre della ‘sposa che non vuol sposarsi’, la madre che non conosce la verità nascosta della figlia e non l’immagina o non la vuole immaginare tende a smussare le verità e i lati oscuri, tutto deve rientrare nella normalità dei fatti, nulla di ‘diverso’ deve trapelare, tutto deve proseguire come sempre è stato.
Un simpatico cameriere - Gennaro Lucci - tenta, fra un monologo e l’altro, non solo di spiegare al pubblico – i presunti invitati - i piatti di un fantomatico menù, ma di essere, nella leggerezza, collante fra le tristi storie che si susseguono. In Onora il padre e la madre Andrea Vellotti narra dell’orribile omicidio perpetrato nei confronti della madre ( qualcuno lo doveva fare ripete ossessivamente ); Giuseppe Gaudino in Non rubare sembra pentito dell’aggressione ad un vecchio pensionato, accoltellato e vivo per miracolo; Chiara Di Girolamo , la sposa che non vuole essere sposa, nel suo Non commettere atti impuri confessa uno dei più terribili reati, la violenza da parte del padre.
Un po' fiction ma di grande impatto grazie anche alla cifra seduttiva degli attori, Quattro di dieci forse lì a Villa delle Ginestre non aspettava altro- e forse chiedeva - la furia del leopardiano sterminator vesevo.
foto Fabiana Privitera
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