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Venerdì 17 giugno 2022: inaugurazione di "FEST - Festival del teatro nella Sanità"

a cura di Mario Gelardi, Luigi Marsano e Alfredo Balsamo



Venerdì 17 giugno 2022, Rione Sanità Napoli al via FEST - Festival del teatro nella Sanità

Peppe Servillo con Cristiano Califano, il nuovo allestimento di Mario Gelardi e il concerto di Alessio Arena per la prima settimana della manifestazione


Saranno le parole di Peppe Servillo e la musica di Cristiano Califano a inaugurare venerdì 17 giugno 2022, nel Chiostro della Basilica di Santa Maria della Sanità, FEST – Festival del teatro nella Sanità, a cura di Mario Gelardi (Nuovo Teatro Sanità), Luigi Marsano (I Teatrini) e Alfredo Balsamo (Teatro Pubblico Campano) nell’ambito del progetto Campaniaè, promosso dall’Agis e dalla Regione Campania.

Per un mese, fino a sabato 16 luglio, il Rione Sanità diventerà un teatro a cielo aperto, protetto dalle mura di due luoghi storici e simbolici del quartiere che ospiteranno la programmazione: il monumentale Chiostro della Basilica di Santa Maria della Sanità, proprio sotto il ponte della Sanità, che con la sua bellezza accoglie e protegge la popolazione del quartiere, e (dal 7 luglio) il Giardino dell’ex Educandato femminile della Chiesa di Santa Maria de’ Miracoli, sede della Ludoteca.

L’inaugurazione, venerdì 17 giugno alle ore 21.00, nel Chiostro della Basilica di Santa Maria della Sanità è affidata a Peppe Servillo accompagnato dal chitarrista Cristiano Califano con Il resto della settimana dall’omonimo testo di Maurizio de Giovanni. A Napoli il tempo si ferma tra una domenica pomeriggio e l’altra, quando la città si raccoglie intorno ad un pallone e le differenze sociali sbiadiscono fino a scomparire.

Sabato 18 giugno, Mario Gelardi porta in scena, in prima assoluta, Viviani Sanità - La musica dei ciechi, poesia, musica e teatro di Raffaele Viviani, con Eleonora Fardella, Carlo Geltrude, Davide Mazzella, Gaetano Migliaccio, Gianluigi Montagnaro, Antonio Turco, Carlo Vannini. La musica, la poesia e il teatro, tre modi per raccontare il mondo di Raffaele Viviani. Lo spettacolo, diviso in due parti, dedica la prima alla musica e alla poesia di Viviani, attraverso alcune delle sue opere più celebri. La seconda parte vuole raccontare il teatro del drammaturgo stabiese attraverso una delle sue opere più strazianti, La musica dei ciechi.

Marco Polo, il concerto di Alessio Arena accompagnato da Arcangelo Michele Caso, Giuseppe Spinelli, Antonio Esposito, Raimondo Esposito e Raffaele Vitiello, chiuderà, domenica 19 giugno, il primo weekend di programmazione. Marco Polo, ultima fatica discografica dell’artista, è un viaggio in musica che si apre alle sonorità del mediterraneo contemporaneo, partendo dalla canzone italiana verso l'ibridazione con stili come il fado, il bolero, il tango.

Info e prenotazioni spettacoli nel Chiostro della Basilica di Santa Maria della Sanità (posto unico assegnato euro 15) al numero 3396666426, email info@nuovoteatrosanita.it oppure su www.vivaticket.it.

FEST – Festival del teatro nella Sanità

appuntamenti da venerdì 17 a domenica 19 giugno 2022

Chiostro della Basilica di Santa Maria della Sanità

Inizio spettacoli ore 21.00, biglietti euro 15 web www.festivalteatrosanita.it


Venerdì 17 giugno 2022, ore 21.00

Peppe Servillo e Cristiano Califano

in

Il resto della settimana

dal testo di Maurizio De Giovanni


Peppe Servillo, accompagnato dal chitarrista Cristiano Califano, legge alcuni brani tratti dal libro di Maurizio De Giovanni intitolato “il resto della settimana”.

Il titolo rimanda al tempo trascorso in un piccolo bar dei quartieri spagnoli a Napoli prima e dopo l’appuntamento con la partita degli azzurri, dove una varieta’ di persone si da appuntamento là per commentare, senza barriere di censo, i fatti calcistici e non della settimana, svelando di sè non solo la propria natura di tifosi ma anche quella umana tout court che ci introduce all’umore e alla storia di una citta’ meravigliosa che resta da sempre un vero e proprio teatro all’aperto.

A Napoli il tempo si ferma tra una domenica pomeriggio e l’altra, quando la città si raccoglie intorno ad un pallone e le differenze sociali sbiadiscono fino a scomparire. Siamo dentro un bar della città vecchia, colorato dagli archetipi della società partenopea, tra una sfogliatella, un fritto fumante e l’ultimo pettegolezzo, in un chiacchiericcio diffuso che molto rappresenta la città. Servillo prende per mano lo spettatore e lo accompagna attraverso gli odori che salgono tra i tavolini del bar, tra le viuzze piene di vita e le passioni e paure dei suoi abitanti, in quel flusso di vita quotidiana che si nasconde dietro la sensuale passione del calcio che Napoli sola possiede.


Sabato 18 giugno 2022, ore 21.00

Nuovo Teatro Sanità

presenta

Viviani - Sanità La musica dei ciechi poesia, musica e teatro di Raffele Viviani con Eleonora Fardella, Carlo Geltrude, Davide Mazzella, Gaetano Migliaccio,

Gianluigi Montagnaro, Antonio Turco, Carlo Vannini

direzione musicale Carlo Vannini

costumi Rachele Nuzzo messa in scena di Mario Gelardi


La musica, la poesia e il teatro, tre modi per raccontare il mondo di Raffaele Viviani.

Lo spettacolo è costruito in due parti. La prima è dedicata alla musica e alla poesia di Viviani, attraverso alcune delle sue opere più celebri, ma anche con l’auspicio di proporre note e parole meno usuali del suo repertorio, scegliendo tre temi importanti che ricorrono nella sua poetica: l’amore, il carcere, l’emigrazione. Le parole sono restituite “in purezza”, senza enfasi o retorica, per poter lasciare intatta la forza poetica del verso.

La seconda parte vuole raccontare il teatro del drammaturgo stabiese attraverso una delle sue opere più strazianti, La musica dei ciechi, con un sentito omaggio alla messa in scena di Giuseppe Patroni Griffi.


Piccolo tradimento

Sull’atto unico di Viviani, e in particolare sui suoi personaggi, ho voluto lavorare eliminando un suonatore, affidando a Nannina un ruolo più ambiguo, e seguendo, per alcuni ruoli, il celebre esempio di Giuseppe Patroni Griffi. In una sua lunga recensione, Ennio Flaiano, grande estimatore di questo testo, individua delle straordinarie analogie mettendo a confronto il capolavoro vivianeo La musica dei ciechi e il film di Chaplin Luci della città ("L'Europeo", 27 aprile 1967). Questa similitudine è stata fonte d’ispirazione per delineare scenicamente lo stile malinconico dell’opera che ho voluto accentuare.

La mia non vuole essere una trasposizione fedele, non vuole essere la riproposizione di una cartolina inevitabilmente ingiallita dal tempo, ma un “piccolo tradimento” all’opera di Viviani.

Mario Gelardi


«Viviani mette a fuoco la disperazione di una doppia condizione umana: quella della povertà e quella della disabilità, sviluppando una situazione drammatica che è tanto rapida e intensa quanto amara e cruda. In questo atto unico non si ha l’affresco ricco e multiforme, pur nel contrasto comico tragico, di molti altri testi, né certo ci troviamo di fronte ad un bozzetto folcloristico e oleografico, piuttosto la lettura del La musica dei ciechi ci offre il ritratto d’insieme e individuale di un gruppo di personaggi la cui incapacità di comunicare l’uno con l’altro fiduciosamente, al di fuori di interessi o conflitti che esplodono per via di equivoci, sottolinea la supina accettazione, divenuta abitudine esistenziale, del proprio egoismo».

Giorgio Taffon


Viviani non giudica, non vuole, e non può condurre analisi ideologiche e sociali, ma partecipa col suo teatro all’esistenza degli emarginati, dei miserabili, dei vinti dalla vita, portandoli nella fisica concretezza della scena a parlare cantare agire.



Domenica 19 giugno 2022, ore 21.00

Marco Polo

Alessio Arena in concerto

la band composta da Arcangelo Michele Caso, Giuseppe Spinelli, Antonio Esposito, Raimondo Esposito e Raffaele Vitiello


Citando l'antico viaggiatore veneziano e la potente immaginazione dei suoi racconti, il quinto album di studio del cantautore e scrittore napoletano Alessio Arena riassume in un'intensa narrazione multilingue il concetto di una World music d'autore.

Marco Polo si apre alle sonorità del mediterraneo contemporaneo, partendo dalla canzone italiana verso l'ibridazione con stili come il fado, il bolero, il tango...

Poesia di viaggio continuo, dell'avventura della vita quotidiana, della scoperta della diversità, e in un altro modo di essere uomo che rinnova il mondo, queste canzoni sono pura delicatezza.




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