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Racconti per ricominciare 2022

Il teatro come pagine da sfogliare



Racconti per ricominciare 2022

di Rita Felerico


Sei i numeri raccontano con più coerenza la verità dei fatti, “L’entusiasmo pazzo che ha moltiplicato il fare teatro di Racconti per ricominciare - 2022 (il progetto teatrale di Vesuvioteatro giunto alla sua terza edizione con il sostegno di Teatro Pubblico Campano) ha colto nel segno ancora una volta. La forza della passione, dell’amore di chi il teatro lo fa e di chi lo segue, si trasforma in una necessità, in libera scelta di gioire insieme”. Sono parole di Giulio Baffi, uno dei coordinatori artistici di questo green festival diffuso. Sottolineandone, nella conferenza stampa di presentazione, il successo di pubblico, di critica e la sintonia realizzativa, lo ha definito un ‘singolare oggetto’, che ha visto lievitare in questa edizione gli spazi di rappresentazione -tredici location - gli spettacoli - ben 196- il numero degli attori , 52 ed il personale coinvolto, circa 99 operatori dello spettacolo. Numeri, quindi, come conferma, che Geppi Liguoro- parte dello staff organizzativo insieme a Dora De Martino- ha reso noti con grande soddisfazione, insieme alla notizia della messa a punto di una apposita App. “ Io e Dora – dichiara Geppi - pensavamo che l’idea di Racconti fosse strettamente legata al periodo in cui è stata pensata, sicuramente esigenza di quel terribile momento pandemico, non avevamo intuito che il progetto potesse radicarsi e diventare un appuntamento così atteso”

Agli spazi già protagonisti delle passate edizioni, come il Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa, Villa Fernandes e l'Orto Botanico della Reggia a Portici, Villa Campolieto, Villa Signorini, il Parco sul mare di Villa Favorita a Ercolano, Villa delle Ginestre a Torre del Greco, il Palazzo Reale di Quisisana a Castellammare di Stabia, la Villa Fiorentino a Sorrento, il Mulino Pacifico a Benevento, si aggiungono per il 2022 la Villa Bruno di San Giorgio a Cremano, il Rione Terra di Pozzuoli, il Palazzo Vespoli a Massa Lubrense. Festival green è anche questo, raccontare teatro usando le scenografie naturali ed architettoniche dei luoghi, andare in scena senza strutture di amplificazione, con la luce naturale – senza entrare nel circuito dei consumi energetici - : un’ esperienza attoriale che ricorda le atmosfere del teatro greco. “Bufalino afferma che la scrittura ferma il tempo e Pessoa dice che una vita non basta a vivere la vita, occorre moltiplicarla – afferma convinto Claudio Di Palma , l’altro coordinatore artistico – per questo gli attori ricominciano sempre, caparbi. Fare, ricominciare è vita, cambiamento. I Racconti sono anche questo, insieme alla continua ricerca di una drammaturgia legata agli spazi, di una recitazione in stretta simbiosi con i luoghi e i suoi suoni”.

E quest’anno si sono aggiunti all’avventura emozionale di Racconti, con il loro contributo, il Goethe-Institut di Napoli e il Forum austriaco di Cultura di Roma, abbracciando l’idea di una formula che pensano sia da diffondere come pratica virtuosa ed è bello immaginare che i monologhi scelti dalle opere di autori tedeschi quali Thomas Kock, Laura Naumann, Theresia Walser e Robert Woelfi siano contemporaneamente rappresentati in Germania, a qualche chilometro di distanza, un legame a cui solo la magia del teatro può dare vita. Della magia del teatro ne sa qualcosa anche la direttrice della Biblioteca Nazionale dove si è tenuta la conferenza stampa, nella Sala Rari, la dr.ssa Maria Iannotti, annunciando l’inaugurazione di una mostra sul teatro napoletano per il 17 maggio che si protrarrà fino al 15 settembre, mostra realizzata con il notevole patrimonio conservato nella sezione Lucchesi Palli della Biblioteca, notizia di cui non molti ne sono a conoscenza.

Gli eventi di Racconti si svolgeranno in contemporanea nelle diverse location, 4 racconti o performance di 15minuti messi in scena in quattro punti diversi dello spazio teatrale, uno spettacolo di un’ora riproposto per due volte al giorno. “ Noi attori diamo corpo e voce alla parola scritta e siamo noi in prima persona risonanza della manifestazione, quasi senza bisogno di eccessiva propaganda. E poi i testi, così recitati e concepiti, è come se ritrovassero una loro cittadinanza “, hanno dichiarato gli attori Massimo De Matteo e Peppe Miale.

Dal 26 maggio al 12 giugno potremo così andar per teatri abitando luoghi di bellezza e di storia, per ricominciare sempre, oltre i dolori e le sofferenze ( pandemia guerra ) e ritrovarsi come operai a costruire i percorsi della parola che cura, salva, fortifica, fa sognare, fa riflettere, fa gioire e divertire, quella del teatro.

Si segnalano fra gli spettacoli proposti L’ultima domanda, tratto dal racconto di Isaac Asimov al Museo Nazionale di Pietrarsa ; Donne, di Luciano Melchionna, tratto da un romanzo di Ingeborg Bachmann a Villa Bruno; Da vicino nessuno è normale, dai Tredici canti di Anna Marchitelli a Palazzo Reale di Quisisana; Terramò con Ingrid Sansone al Rione Terra di Pozzuoli. Per conoscere il programma completo, il costo dei biglietti, come acquistarli, le convenzioni messe in atto, gli enti partner, consultare il sito www.vesuvioteatro.org.


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