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Quella maledetta “erba del vicino” che è sempre più verde

Carlo Buccirosso a teatro nei panni di un funzionario di banca insoddisfatto e in piena crisi matrimoniale


Carlo Buccirosso
foto di Marco Sommella

Di Simone Sormani

Una avvenente influencer, un rider un po’ troppo invadente, un amico dalla vita misteriosa e ambigua, accanto al classico funzionario di banca insoddisfatto e in piena crisi matrimoniale, ma pronto a rimettersi in gioco per superare timidezze e frustrazioni e, soprattutto, conquistare quella maledetta “erba del vicino” che è sempre più verde e che, se presa nella dose sbagliata, può portare addirittura alla morte! Sono questi gli ingredienti della nuova commedia scritta, diretta e interpretata da Carlo Buccirosso: L’erba del vicino è sempre più verde!, prodotta da Ente Teatro Cronaca Vesuvioteatro e A.G. Spettacoli. Il lavoro ha già debuttato in alcuni teatri campani e si appresta a compiere una lunga tournée nazionale, che avrà tra le tappe più importanti Napoli (25 novembre/4 dicembre – Teatro Augusteo, 7/26 marzo 2023 – Teatro Diana), Roma (26 dicembre 2022/8 gennaio 2023 – Teatro Quirino) e Milano (2/14 maggio 2023 – Teatro Manzoni).

Carlo Buccirosso porta in scena un personaggio che somiglia ai tanti già interpretati dall’attore napoletano tra cinema e teatro, quegli italiani medi – e in questo caso meridionali – di cui si può dire di tutto: cinici, invidiosi, rancorosi, mammoni, ma anche capaci, a volte, di coltivare il senso dell’avventura e di grandi slanci di altruismo. Proprio come il protagonista di questa pièce, Mario Martusciello, un impiegato con giovanili e velleitari trascorsi da cantante – nome d’arte Marittiello, che fa molto neomelodico napoletano – il quale, rifugiatosi nel suo monolocale da single per fuggire dalla moglie Margherita, ma sopratutto da una vita monotona, fatta di insicurezze e depressioni, le prova tutte pur di superare paure e complessi di inferiorità: viaggi, serate piacevoli, tentativi di abbordaggio con una ragazza conosciuta da poco. Persino l’avvelenamento di Margherita. Sempre alla ricerca di ciò che non è, o non è mai stato, ma senza però riuscire a liberarsi del suo status di perdente. Perché in fondo i falliti, quelli che non hanno mai osato cambiare modo di essere pur di raggiungere qualcosa di importante, sono semplicemente delle persone perbene…

In questa girandola di colpi di scena, manie e TicTok della vita di oggi, con Buccirosso nei panni di Martusciello si muovono – nel monolocale a più livelli realizzato dagli scenografi Gilda Cerullo e Renato LoriMaria Bolignano (Margherita), un Vesuvio di rabbia, gelosia e straripante simpatia, Peppe Miale, seducente amico di Mario che si rivelerà la vera “anima nera” di questa pièce, e poi Elvira Zingone, Fabrizio Miano, Donatella de Felice e Fiorella Zullo. Tutti interpreti di ruoli ben costruiti e diretti in modo sobrio e non caricaturale, inseriti in un meccanismo comico brillante e frutto di una sapiente drammaturgia che ha salde radici nella tradizione teatrale napoletana e nella commedia italiana. Quella commedia che racconta, con leggerezza e ironia, vizi e virtù del nostro Paese e la sua evoluzione sociale e dei costumi. Ecco perché, in questo nuovo testo di Buccirosso, ci sono sempre più sushi, tisane alla curcuma, messaggini whatsapp che svelano tresche e inganni, social che promettono facili guadagni e un’effimera celebrità.

Il caffè, 'o scoglio 'e Margellina e gli altri elementi e luoghi comuni della napoletanità restano in questa commedia sullo sfondo, per poi ritornare prepotentemente nelle battute fulminanti e nella caratterizzazione dei personaggi – che dietro moderne sofisticatezze nascondono tutta la loro sincera provincialità – per ricordarci da dove viene la risata più autentica e genuina.


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