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Nuove Sensibilità 2.0 - Fondo di Garanzia per le Idee 2022

Scelti i cinque vincitori del bando fra i cinquantasette testi pervenuti, selezionati da un gruppo di protagonisti della vita artistica e culturale campana



Sono stati ben cinquantasette i testi pervenuti ed esaminati dalla commissione artistica, a testimonianza della vena creativa di autori e autrici, da cui sono usciti i cinque vincitori di Nuove Sensibilità 2.0 - Fondo di Garanzia per le Idee 2022, ai quali andranno 5000 euro ciascuno, stanziati dal Fondo di Garanzia, dal Teatro Pubblico Campano.

L’istituzione del Fondo di Garanzia per le Idee per Nuove Sensibilità 2.0, sin dall’inizio, ha avuto come promotori e sostenitori convinti tutti i membri della commissione artistica, oggi composta da Paolo Coletta, Marzia D’Alesio, Linda Dalisi, Isa Danieli, Emanuele D’Errico, Claudio Di Palma, Michele Mele, Valeria Parrella, che, pur con sensibilità diverse, hanno trovato, in questo senso, motivi di convergenza e condivisione.

Il Teatro Pubblico Campano, diretto da Alfredo Balsamo, ha voluto fortemente istituire, attraverso Nuove Sensibilità 2.0 - Fondo di Garanzia per le Idee, un vero e proprio fondo economico che motivi e protegga la produzione e la permanenza delle idee, per indicare che, nonostante tutto, si può e si deve pensare e creare.

Le drammaturgie sono indispensabili incubatrici di progetto, e la concretezza del Fondo come strumento provvidenziale per riparare alla scarsità di prospettive economiche e creative soprattutto fra i giovani.

Nei segni della scrittura, infatti, risiedono i desideri dell'uomo e nelle invenzioni drammaturgiche è contenuta la prima speranza di teatro, segmento della vita reale di una comunità che si muove insieme, perché riflette sempre su stessa in modo creativo.

In virtù del protocollo d’intesa sottoscritto il 12 maggio 2021 tra il Teatro Pubblico Campano e il Teatro di Napoli - Teatro Nazionale, i cinque testi vincitori saranno proposti alla Direzione del Teatro di Napoli. Tra questi il Direttore Roberto Andò individuerà quello maggiormente coerente con le scelte di drammaturgia operate dal Teatro di Napoli, producendone la messa in scena e programmandolo nella propria stagione.

“In teatro – sottolinea il Direttore del Teatro Pubblico Campano Alfredo Balsamo - le idee possono attuarsi con dinamiche e modalità differenti. La drammaturgia è una delle forme primarie cui far riferimento. Il ruolo del Teatro Pubblico Campano in fondo è questo: dare vita al teatro, insomma mettere al mondo il teatro. Chi lo scrive, se poi è giovane come chi ha mandato a noi i propri lavori, non solo fa vivere il teatro ma ne progetta il futuro”.

La commissione, dopo attenta e appassionata valutazione dei testi pervenuti, ha scelto di premiare Mare di ruggine di Antimo Casertano, Misanabim di Francesca Fedeli, Il medico dei maiali di Davide Sacco, Omissis di Alessandro Paschitto, Spezzata, Rapsodia (Per intercessione del silenzio) di Fabio Pisano.

La commissione di Nuove Sensibilità 2.0 ha riconosciuto, eccezionalmente per questa edizione del Premio, una Menzione Speciale a Mallatrono di Michele Brasilio e Marina Cioppa.


ELENCO PREMIATI E MOTIVAZIONI DELLA GIURIA


MARE DI RUGGINE di Antimo Casertano

è un testo politico. Risponde al nostro bisogno profondo di dare voce al senso della rivendicazione sociale. Colpisce per diverse qualità: la principale è la scelta del tema: raccontando, anche con dettagli tecnici, il boom e la dismissione dell’Italsider di Bagnoli, e rappresentando quella parabola drammatica, parla della città di Napoli dal punto di vista di una storia che anche se ha radici nel passato, è in realtà una ferita ancora aperta.

Le ingiustizie sociali, economiche, umane, che facevano leva sul bisogno primario dell’essere umano del lavoro come espressione della propria dignità, rendono questo testo attuale, senza essere mai predicatorio.

Inoltre proponendo una poetica e un linguaggio eterogeneo e srotolando la storia nel suo reiterarsi attraverso più generazioni, racconta in modo sottile e drammatico una ineluttabilità che ci riguarda, e che possiamo percepire anche nei nostri corpi.

È un testo che rivendica la necessità di una lotta, per un lavoro in sicurezza, per il diritto a costruire una famiglia e una identità personale e a tramandare ai figli, ai nipoti, il senso del lavoro, raccontando la “favola di un mostro che non sapeva di essere un mostro e di eroi che non sapevano di essere eroi”.


MISANABIM di Francesca Fedeli

Un ispettore di polizia è chiamato a risolvere un misterioso caso. Tuttavia l’autore omette di quale delitto si tratti, lasciando ( solo ) aleggiare le ragioni stesse dell’interrogatorio a cui è sottoposta una donna (; un interrogatorio ) e che costituisce il rapido e glaciale flusso drammaturgico sotto forma di dialogo che governa e costituisce ( struttura ) l’intero testo.

La donna sembra ripetere la medesima versione dei fatti. Ma – a seconda del suo ruolo di madre, moglie, amante – il suo racconto rivela sempre nuovi dettagli, impercettibilmente divergenti o, anche se nascosti, già contenuti dalla precedente versione dei fatti appena dichiarata (precedentemente).

Da qui il riferimento del titolo al procedimento del mise en abyme, non solo da un punto di vista strutturale ma soprattutto per la messa in discussione della funzione tradizionale dell’autore, calvinianamente neanch’egli più garante della verità.

Il confronto tra il detective e la Signora si fa incalzante e la sensazione di brancolare nel buio ci accompagna fino alle ultime righe del testo, quando la morte irrompe nella storia portando con sé una realtà sconvolgente, probabilmente ignota alla stessa donna.

Rivelando una buona gestione della macchina drammaturgica, in un crescendo di suspense poco frequente nell’ambito del teatro italiano contemporaneo, “Misanabim” può offrire senz’altro un banco di prova per una scrittura scenica sorprendente e due prove attoriali impegnative per articolazione di stati d’animo e complessità psicologica.


IL MEDICO DEI MAIALI di Davide Sacco

La giuria di Nuove sensibilità assegna il premio a Il medico dei maiali apprezzandone la trama e l’intreccio innanzi tutto. Il cuore pulsante del testo è il rapporto con il potere, siamo alla corte del re di Inghilterra e la vicenda si sviluppa per paradosso, in bei dialoghi fra gli abitanti del palazzo e un veterinario, appunto “il medico dei maiali”, che rappresenta colui che vive al di là delle brame, ma che si rivela molto arguto e profondo, e certamente più libero degli altri. La dinamica dialettica fra i personaggi, fra umanità e bestialità, è viva, pulsa, brucia e sconfina in rapporti spesso ambigui che possono esistere in vari spazi e tempi. Nel salto dalla pagina alla scena la giuria lo immagina maggiormente fluido, sfrondato della compiaciuta verbosità.


OMISSIS di Alessandro Paschitto

La giuria di Nuove Sensibilità 2.0 nell'edizione 2022 ha deciso di premiare Omissis per la sua intelligente e cinica narrazione del vacuo.

Attraversando un filone postdrammatico l'autore, con uno stile pungente e a tratti provocatorio, racconta la difficoltà del dire, riflette sulla facile capacità del distrarsi e riesce con acuta ironia ad omettere il tema stesso della drammaturgia.

Si presenta come un testo che nella sua stessa natura abbatte le barriere dell'aristotelico, fa a brandelli i personaggi e inscena la scelta del tema senza mai permettersi di affrontarlo, divagando in distrazioni futili come spesso la vita riesce a fare senza farsene accorgere.

Omissis parla dell'oggi, di questo tempo così difficile da narrare di cui è possibile dire soltanto omettendo di stare facendolo. ( tacendolo )


SPEZZATA, RAPSODIA (PER INTERCESSIONE DEL SILENZIO) di Fabio Pisano

La giuria di Nuove Sensibilità premia Spezzata Rapsodia perchè propone di affrontare anche sul palcoscenico un tema triste e cogente che in genere alloca nelle pagine di cronaca. E' il tema della violenza di genere, sia in quanto aspetto quotidiano di annichilimento della figura femminile, sia come grido disperato nei confronti della violenza omicida. E però lo fa senza compiacimenti, senza luoghi comuni e senza indulgenza, insomma, qui si crede, in maniera sincera.

Il testo presenta delle imperfezioni che senz'altro possono essere eliminate lavorandoci ancora un poco, per trovare un suo esito nel corpo e nella voce di una o più interpreti. Più di una volta la giuria, nel confrontarsi su questo testo, ha chiosato:" ci vuole un'attrice bravissima", ecco: la giuria premia il testo nella speranza che si possa andare in questa direzione.


MALLATRONO - Menzione Speciale di Michele Brasilio e Marina Cioppa

La Giuria di Nuove Sensibilità 2.0 riconosce eccezionalmente a Mallatrono una Menzione Speciale per questa edizione del Premio. Ragione di tale menzione è la lingua che l’autore sceglie per rendere il suo testo un singolare contenitore di sfide.

Mallatrono contiene delle sfide. Una lingua arcaica, appunto, che sfida il racconto teatrale. Un immaginario storicizzato drammaturgicamente che sfida la nostra contemporaneità. Una moralità corrotta che sfida il senso comune e gli ordini costituiti.

Questi e altri aspetti peculiari del testo, come la teatralissima separazione degli ambienti nel mondo ‘di sopra’ e ‘di sotto’ tramite una botola, e la claustrofobia nella quale i personaggi sono immersi, rendono Mallatrono un universo di simboli e codici che fornisce continui spunti ed elementi preziosi per la messa in scena.

L’isola di Procida e la sua lingua aspra diventano un microcosmo regolato da una violenza che nel dipanarsi della storia, lunga 33 anni come l’età del nuovo Messia che non toglie i peccati ma li conta, ci consegna un Vangelo apocrifo in bozza che procede per stazioni come in una Via Crucis blasfema.

Un’accurata ricerca filologica relativa alla lingua, agli usi e ai costumi procidani fa da controcanto ad una ironica sfrontatezza tanto irruenta quanto libera, che rende concretissime ed assurde le azioni e le parole di tutti i personaggi. Ecco dunque che, da contesto iper-determinato, l’isola diventa universo/mondo regolato dalla violenza.

Per tutti questi motivi la Giuria di Nuove Sensibilità 2.0 riconosce a Mallatrono una Menzione Speciale per questa edizione del Premio.



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