Venerdì 29 luglio ore 21 - Salerno - Museo Diocesano San Matteo
Arrangiamenti Roberto Marino / Andrea Colocci contrabbasso / Roberto Marino pianoforte /Salvatore Zambataro fisarmonica e clarinetto / Luci Luca Santini / Video proiezioni Daniele Coluccini / Fonica Fulgenzio Ceccon /Aiuto regia Anna Maria Loliva / Regia di Nuccio Siano
Lo spettacolo concerto “Le Canzoni di Pasolini” con Nuccio Siano - che firma anche la regia – dopo i debutti a Casarsa e a New York, e il successo del nuovo allestimento al Teatro Vascello di Roma, prodotto da La Fabbrica dell'attore per il centenario dalla nascita del poeta, arriva a Salerno venerdì 29 luglio nella suggestiva cornice del Museo Diocesano San Matteo.
Ad accogliere il pubblico sarà la voce dello stesso Pasolini, che recita i versi della sua “Meditazione orale” sulle note di Ennio Morricone, in un’incisione del 1970 realizzata per Roma Capitale. L’emozione continua con le voci dei due protagonisti, accompagnate da Roberto Marino al pianoforte, Andrea Colocci al contrabbasso e Salvatore Zambataro, fisarmonica e clarinetto. Mentre sullo sfondo - nella video proiezione realizzata dal regista cinematografico Daniele Coluccini (Et in terra pax, Il Contagio) – scorrono preziose immagini di archivio che raccontano la vita di Pier Paolo Pasolini.
“Niente meglio delle canzoni ha il potere magico, abiettamente poetico, di rievocare un tempo perduto.” – scrive il poeta nel 1964 in un articolo per Vie Nuove, intitolato “Il fascino del juke box” – “Le intermittenze del cuore più violente, cieche, irrefrenabili sono quelle che si provano ascoltando una canzonetta.”
I pezzi in programma – arrangiati per lo spettacolo dal maestro Roberto Marino, anche autore di 5 brani originali - testimoniano la profondità del rapporto dell’artista con la musica. Sono canzoni scritte per il cinema, canzonette scritte tanto per divertirsi, poesie messe in musica. Alcuni brani sono molto famosi, come “Il valzer della toppa”, “Uccellacci e uccellini” o “Che cosa sono le nuvole?”, altri inediti e molti ormai introvabili. Tutti portano la firma di grandi musicisti: da Morricone, Hadjidakis e Umiliani a Endrigo, Modugno e De Carolis.
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