Teatro Augusteo di Salerno 13 maggio 2022 ore 17,30
Una riflessione sul processo di oggettivazione
del corpo femminile e sulle dinamiche di potere spesso associate al mercato del sesso. Un viaggio nel femminile attraverso quella figura che da sempre ne incarna gli stereotipi di genere, la sex worker. Una danza minimale, un alfabeto stilizzato, rallentato, sospeso. Da un punto di vista più strettamente coreografico, la ricerca sul movimento ha trovato espressione nell’individuazione di qualità che potesse rappresentare metaforicamente il processo di oggettivazione del corpo femminile. A partire da posture e movimenti capaci di innescare il desiderio nell’immaginario collettivo, le tre danzatrici costruiscono una danza minimale, un alfabeto stilizzato, rallentato, sospeso. La componente sensuale ed erotica viene completamente annullata da un corpo che man mano perde vita, si fa oggetto, manichino. Lo sguardo delle danzatrici riporta ad una dimensione intima di una performance one to one in cui il pubblico viene posto in uno stato quasi voyeuristico. Lo sguardo della spogliarellista, della hooker, che solitamente si protende verso l’esterno per rivolgersi e arrestare il cliente con l’ambizione di un guadagno monetario, in Party Girl si connota di una sfumatura intimista ed apre le porte verso
un mondo interiore, umano, che si contrappone all’apparente disumanizzazione che il corpo
sta subendo. In scena tre televisori: reperti abbandonati che trasmettono video di paesaggi,
strade, night club, appartamenti privati, luoghi di frontiera in cui tutto ciò che non è ’lecito’
può trovare spazio.
Regia e coreografia Francesco Marilungo
Con Alice Raffaelli, Roberta Racis, Barbara Novati
Video Gianmaria Borzillo, Francesco Marilungo
Luci e spazio Gianni Staropoli
Compagnia Körper
Francesco Marilungo dopo la laurea in Ingegneria termomeccanica e un periodo di ricerca in Aerodinamica
aerospaziale, ha rivolto l’interesse alle arti performative, frequentando l’atelier di teatrodanza
dell’Accademia Paolo Grassi di Milano. Inizia una personale carriera coreografica alla ricerca
di un codice che metta in relazione la performance art e la danza contemporanea. Le sue opere hanno
una struttura matematica cartesiana.
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