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“Miracoli metropolitani” al Bellini

Uno scenario distopico ma non improbabile



Di Pasquale Esposito


Se non cercate una storia, ma tante storie, se non amate le parole alate, le rime baciate, le romanticherie al chiaro di luna, e cercate invece un linguaggio senza l’apostrofo rosa, una recitazione schietta e rude, un concentrato del terzo millennio, allora Miracoli metropolitani di Carrozzeria Orfeo fa al caso vostro. Al Bellini di Napoli ancora fino a domenica 13 marzo, potete fantasticare su uno scenario distopico ma non improbabile. Il testo scritto da Gabriele Di Luca disegna un futuro lontano che sembra vicino, un mondo sommerso da escrementi, una polizia aggressiva che stana gli extracomunitari casa per casa (vi ricorda qualcosa?), disoccupazione in crescita, trasporti fermi. In questo mondo sfigato, uno chef passato dalla Stella Michelin ad un mondo senza stelle, prepara improbabili piatti per celiaci in una carrozzeria che ricorda un garage che ricorda un deposito che ricorda tutto tranne una cucina. Tra un piatto e un altro si dà appuntamento un’umanità derelitta ma ancora sognante, in bilico tra la fatica di arrivare al domani e i sogni da realizzare. Per ognuno di noi c’è un masso da portare in cima, come ricorda il Camus citato nello spettacolo. Miracoli metropolitani ci rammenta che non esiste la felicità del vivere senza la disperazione del vivere. Danno vita a queste favole amare raccontate con allegria: Elsa Bossi, Ambra Chiarello, Federico Gatti, Aleph Viola, Beatrice Schiros, Massimiliano Setti, Federico Vanni. La regia è suonata a sei mani da: Gabriele di Luca, Massimiliano Setti, Alessandro Tedeschi. Una coproduzione Marche Teatro, Teatro dell’Elfo, Teatro Nazionale di Genova, Fondazione Teatro di Napoli -Teatro Bellini, in collaborazione con il Centro di Residenza dell’Emilia-Romagna “L’arboreto Teatro Dimora | La Corte Ospitale”.


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