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Laura Angiulli torna a Shakespeare con "Giulio Cesare"


di Toni Valente


Con Giulio Cesare, di William Shakespeare, il dramma che gli studiosi datano al 1599, prosegue il percorso di ricerca che Laura Angiulli sta portando avanti da alcuni anni sul grande drammaturgo elisabettiano, del quale ha messo in scena alcuni dei titoli più rappresentativi.

Il lavoro svolto su questi testi è basato sulla particolare attenzione posta, dalla regista e autrice delle drammaturgie, al linguaggio shakespeariano che, a partire dalla sua struttura di “classico”, attraversa la nostra contemporaneità fino a diventare un paradigma universale.

Per Angiulli il “classico” non è semplice riproduzione del già noto, ma nuovo territorio di ricerca espressivo e drammaturgico. Un testo come Giulio Cesare pone problematiche molto presenti alla nostra epoca, offrendo alla messa in scena la possibilità di coniugare elementi di rilevanza politica e sociale, intese come una sorta di incidenza “geopolitica” che grava sulle vite degli uomini e delle comunità, e le reazioni che queste comportano a livello emozionale ed emotivo.

Shakespeare si ispirò alle Vite parallele di Plutarco cui si mantenne molto fedele nell’elaborare il suo testo che, nella cronologia delle opere, segue proprio Il mercante di Venezia nel quale si rivela l’attenzione dell’autore per gli interessi sociali oltre che umani.

Secondo Giorgio Melchiori, Giulio Cesare “potrebbe, forse, essere considerata come la prima tragedia del teatro moderno europeo, la rottura definitiva sia con i modelli classici che con quelli tardo-medievali, con la loro precisa classificazione fra Bene e Male”. Ma ad accompagnare la storia di Cesare, Bruto, Cassio, Antonio, nell’allestimento della Angiulli anche frammenti del De Repubblica di Cicerone, a sottolineare ulteriormente come i termini della congiura si mescolassero al dibattito politico-filosofico in corso in quel tempo ma ancora oggi attuale.

Lo spettacolo-progetto La congiura/Giulio Cesare, da William Shakespeare, con la drammaturgia e la regia di Laura Angiulli, sarà al teatro Galleria Toledo dal 10 al 17 marzo prossimi.

Con l’impianto scenico di Rosario Squillace e le luci di Cesare Accetta, saranno in scena Paolo Aguzzi, Giovanni Battaglia, Alessandra D’Elia, Luciano Dell’Aglio, Carlo Di Maio, Stefano Jotti, Antonio Marfella.


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