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L’abuso dei siti web e la violenza in diretta

Aggiornamento: 7 feb 2022

Un fatto di cronaca al Piccolo Bellini



di Monica Lucignano


In scena dall’8 al 20 marzo al Piccolo Bellini, Fog, un testo nato dalla penna di Francesco Ferrara e portato in scena con la regia di Salvatore Cutrì, fondatore del collettivo teatrale “Mind the Step”.

Tutto, in questo spettacolo, profuma delle tavole e della polvere del teatro di Via Conte di Ruvo; il collettivo nasce, infatti, nel 2018 per volontà di un gruppo di ex allievi della Bellini Teatro Factory tra i quali, appunto, il regista e il drammaturgo che sempre al Bellini si sono formati, sperimentando le loro capacità attoriali, scoprendo il fascino della scrittura e l’impegno di dirigere i colleghi in scena. Chiara Celotto, Claudia D’avanzo, Simone Mazzella, Manuel Severino danno corpo, voce, dolore ad una vicenda perfettamente calata nei nostri tempi, anzi ispirata proprio da un fatto di cronaca. Mentre la nebbia che ritroviamo nel titolo di un famoso film horror di John Carpenter del 1980 nascondeva un mistero secolare – oltre alle proverbiali insidie che ti aspetti di trovare in una situazione dove l’indispensabile è nascosto ai tuoi occhi –, la nebbia dello spettacolo in palcoscenico è sottile, eterea e dai riverberi azzurrini. È una nebbia alla Totò, che quando c’è non si vede, ma che oscura i confini tra ciò che è giusto e ciò che è sbagliato. Una nebbia che ha i riflessi dello schermo di un cellulare, con il quale Tania, Karla e Paco fanno una diretta streaming per divertirsi, come forse a nostra insaputa fanno la maggior parte dei nostri figli e nipoti, o quantomeno i loro amici; il sesso e la seduzione come unica cifra per definire se stessi, nel terrore di non possedere null’altro di caratterizzante, fino al punto in cui il gioco sfugge di mano, la violenza diventa l’unico sbocco possibile e il pubblico in sala diventa tutt’uno con quello del web.


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