ispirato a Il pifferaio magico dei Fratelli Grimm. Teatro Nest sabato 15 Ottobre ore 20:30 e domenica 16 Ottobre ore 18
con Fabio Tinella - dramaturgia Riccardo Spagnulo
Musiche originali Paolo Coletta - Voiceover Sara Bevilacqua
Sound designer Graziano Giannuzzi - Scena Iole Cilento
Burattini Michela Marrazzi - Luci Davide Arsenio
Costumi Lapi Lou - Assistente scenografa Cristina Zanoboni
Costruzione scenica Luigi Di Giorno - Cura della produzione Claudia Zeppi
Amministrazione Emanuela Carluccio - Distribuzione Francesca D’Ippolito
produzione Factory compagnia transadriatica - Fondazione Sipario Toscana con il sostegno di Segni new generations festival
Sinossi
La storia del pifferaio di Hamelin è ancora avvolta nel mistero. Hamelin è il nome di una cittadina al nord della Germania dove leggenda e realtà si son fuse centinaia di anni fa.
Ad Hamelin vige ancora il divieto assoluto di suonare musica nella via Senzatamburi, dove anche i cortei in festa che vi arrivano cessano immediatamente ogni suono. Ma cosa è successo ai bambini di Hamelin? Dove finisce la realtà e dove inizia la finzione? Lo spettacolo proverà a raccontare e ripercorrere l’origine di questo mistero giocando su diversi piani che adulti e bambini potranno seguire attraverso un punto di vista diverso utilizzando un apposito dispositivo che porta i corpi di chi guarda a entrare nella scena in maniera interattiva. In cosa possa può consistere oggi la libertà restituita dal pifferaio? Il pifferaio come artista porta una visione diversa da quella degli adulti, in cui c’è spazio per la sorpresa e per il rapimento della bellezza (cose che appartengono all’infanzia). È una figura che cambia di segno, perché il suo rapimento attraverso la musica è uno strappare i bambini ai divieti, alle restrizioni e alla troppa protezione che non li fa crescere. Allo stesso tempo questo personaggio che con il suo carretto sembra un reperto dell’antico teatro viaggiante, innesca una profonda riflessione sul ruolo dell’artista nella società di oggi
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