Ctf – Uno studio su “Illusioni” di Ivan Vyrypaev , regia di Vinicio Marchioni
- proscenioweb
- 13 giu 2022
- Tempo di lettura: 3 min
Capodimonte – Cortile Della Reggia - 11 giugno ore 21.00 – Nell’ambito di Campania Teatro Festival 2022 - Debutto assoluto

di Pino Cotarelli
Uno studio su “Illusioni” il testo di Ivan Vyrypaev, diretto da Vinicio Marchioni e raccontato a quattro voci dallo stesso Marchioni, Milena Mancini, Paola Giannini e Marco Vergani, nell’ambito del Campania Teatro Festival 2022, ha dimostrato la grande forza psicologica e la validità del suo contenuto, dal momento che è riuscito a catalizzare l’attenzione del numeroso pubblico, che ha seguito concentrato e interessato i racconti, pur in assenza di dinamicità scenica. Attori rigorosamente seduti in una scenografia minimale, si sono alternati nella lettura da una postazione-leggio. Anche nel finale, Marchioni, ha ringraziato il pubblico, non solo per gli applausi ricevuti, ma anche per la capacità e la pazienza dimostrata nel seguire una rappresentazione impostata solo su letture. Nelle note di regia ci si chiedeva se esistesse l’amore eterno, un dilemma esistenziale dell’uomo a cui si tenta di rispondere attraverso le storie raccontate di due coppie di sposi anziani: Danny-Sandra e Albert-Margaret. Il susseguirsi di colpi di scena, in un alternarsi di verità e menzogne, amori corrisposti e amori nascosti, fa emergere con crudele naturalezza e fredda ironia, la realtà costruita nella menzogna, nella sua contaminazione con la realtà vera. Una condizione che fa perdere l’orientamento nell’individuare verità e autenticità. In “Illusioni” l’autore Ivan Vyrypaev è riuscito a proiettare tanta ironia, dimostrando di essere profondo conoscitore dell’animo umano. Nella storia, Danny, che è in punto di morte, convoca la moglie Sandra per ringraziarla per l’amore intenso dato e ricevuto nei lunghi anni di matrimonio; certo quindi, che la moglie Sandra lo ama, non ha difficoltà a definire quello “amore corrisposto”. Dopo qualche mese, Sandra scopre che ha poco da vivere e chiama l’amico Albert per confidargli che lo ama da sempre, pur non essendosi mai dichiarata, per stima e rispetto nei confronti della moglie Margaret. Quindi si può “amare senza essere corrisposti”? Anche Albert riflettendo sulle rivelazioni di Sandra, si accorge che la ama e lo confessa alla moglie Margaret, facendogli osservare che la loro unione non era suggellata da amore corrisposto. Era “amore corrisposto” quello che provava per Sandra. Ma a sorpresa Margaret gli confessa che lei ha avuto da sempre una relazione nascosta con Dany e che il loro era “amore corrisposto”, peccato che si trattava di una semplice bugia; Margaret infatti, sconfortata, pensa al suicidio. Intanto Albert si accorge che in fondo ha amato solo Margaret e che quello che ipotizzava per Sandra, non era altro che illusione, peccato che non fa in tempo a comunicarlo a Margaret che trova impiccata. Quanti spunti di riflessione per chi si rispecchia in questi racconti, quanto amore provato, sprecato o buttato via; ma forse il pezzetto dell’amore vissuto da ognuno di noi, va ad aggiungersi ad un amore superiore, un amore che possiamo immaginare universale, un amore eterno. Sugli applausi finali, il regista ha informato il pubblico che l’autore Ivan Vyrypaev aveva intenzione di devolvere i diritti d’autore delle sue commedie, rappresentate in oltre 40 teatri, ai profughi ucraini e che proprio per questo sono state ritirate le sue programmazioni ed è stato espulso dalla Russia e rischia 15 anni di carcere; questo di sicuro non è amore. Il regista Vinicio Marchioni ha ringraziato il direttore artistico Ruggero Cappuccio per la sensibilità dimostrata nel consentire la rappresentazione di questo lavoro.
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