Teatro Mercadante 21 giugno ore 21.00 debutto nazionale
di Rita Felerico
Napoli - “Un giorno, due o tre anni fa, mentre cercavo una foto che avevo nascosto fin troppo bene – racconta Daniel Auteuil –, ho fatto cadere un libro. Mentre cadeva, il libro si è aperto sulla prima pagina. Ho riconosciuto immediatamente la calligrafia di mia madre. Per Dany mio caro figlio (Dany sono io) ecco le meravigliose poesie di Paul-Jean Toulet da leggere quando sarai grande’. Avignone 1957 Mamma”.
Mi è sembrato il modo più bello per descrivere l’incipit di questo spettacolo; conosciamo meglio e ammiriamo l’attore Daniel Auteuil , lo ricordiamo in film come ‘Le confessioni’, accanto a Toni Servillo e Pierfrancesco Favino per la regia di Roberto Andò o accanto a Camélia Jordana, in ‘ Quasi nemici’, per la regia di Yvan Attal, solo per fare due fra i più famosi esempi. Per Campania Teatro Festival, al Teatro Mercadante, alle ore 21 del 21 giugno, debutto nazionale, è stato protagonista di un reading poetico accompagnato da un percorso musicale ideato e sgorgato dalle sue emozioni : “ In quel momento pensai che mia madre ci avesse messo molto tempo a capire che ero ormai cresciuto da un po’. Ho letto e riletto queste contro-rime con sempre maggiore trasporto fino a quando, chissà perché, ho cominciato ad associare degli accordi di chitarra a queste emozioni. A poco a poco, le melodie nascevano su ogni nuova poesia che stavo leggendo”. Così prende corpo Dejeuner en l’air , nel ritmo di un tempo nel quale, proustianamente, Daniel incontra se stesso, la poesia e gli spettatori: un déjeuner, una colazione conviviale nella rarefazione de l’air, leggendo Toulet, ma anche Apollinaire e Rimbaud.
Se è vero – come diceva il grande Shakespeare – che siamo fatti della stessa materia dei sogni, è stato un bellissimo sogno quello intrapreso e vissuto insieme a Daniel, con la sua musica, la sua voce e la poesia. Accompagnato al pianoforte da Jiulien Noel e alla chitarra da Arman Mélies, non solo ci ha fatto scoprire un poeta degli inizi del novecento non molto letto, di origine creola ,considerato un rappresentante del simbolismo minore, ma amato molto dal nostro scrittore siciliano Gesualdo Bufalino che lo tradusse in italiano. Le Controrime di Paul -Jean Toulet furono pubblicate infatti postume ed è la più letta delle sue opere, lui che era considerato e ammirato più come cronista della vita mondana, originale e licenzioso, che come poeta.
C’è l’anima e l’atmosfera di una buona parte della letteratura francese, quella che prende avvio dal ricordo, dalla memoria, dal sé alla ricerca di un senso, per sconfinare nei drammi dell’esistere, con una punta di tenero esistenzialismo, come nella musica del simbolista Claude Debussy, dove le note disegnano arabescati paesaggi dell’anima, sognati ma veri, che vanno a inserirsi nel profondo della mente e del cuore.
Grazie dunque a Daniel Auteuil, algerino, nato da due genitori appassionati di musica -erano cantanti lirici - per averci condotto nelle pieghe di un suo sogno, di averlo condiviso con noi, che il suo sogno non solo abbiamo fatto nostro, ma del quale abbiamo ritrovato tracce nei pensieri e nei sogni anche nostri. Questo fa la poesia e la musica : insieme sono una grande, fantastica magia.
COLLABORAZIONE ARTISTICA GAËTAN ROUSSEL LUCI JACQUES ROUVEYROLLIS PIANOFORTE JULIEN NOEL CHITARRA ARMAN MÉLIES PRODUZIONE ROBIN PRODUCTION
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