CTF - Ci vuole orecchio, Elio canta e recita Enzo Jannacci, con Elio, regia di Giorgio Gallione
- proscenioweb
- 13 giu 2022
- Tempo di lettura: 3 min
In scena al Teatro Politeama l’11 giugno 2022

Di Francesco Gaudiosi
Dopo aver recentemente ripreso una lunga tournée in giro per l’Italia, debutta a Napoli per la seconda serata del Campania teatro festival lo spettacolo scritto e diretto da Giorgio Gallione “Ci vuole orecchio”, con in scena Elio (pseudonimo di Stefano Belisari) ai più noto come frontman della band Elio e le storie tese. Lo spettacolo è un tributo a un grande cantatore italiano, Enzo Jannacci, artista poliedrico che ha segnato il panorama musicale italiano.
In scena con Elio ci sono Alberto Tafuri (pianoforte), Martino Malacrida (batteria), Pietro Martinelli (basso e contrabasso), Sophia Tomelleri (sassofono) e Giulio Tullio (trombone). “Ci vuole orecchio – Elio canta Enzo Jannacci” è uno spettacolo musicale che vuole ricordare il cantautore attraverso l’interpretazione caratterizzante di un’artista come Elio, anch’egli cantante e performer, personalità eclettica che con grande maestria scenica riesce a rendere omaggio a Jannacci e al suo fare interpretativo che trascendeva dalla performance musicale. La musica, insieme al tratto distintamente attoriale, di Jannacci, hanno infatti rappresentato un unicum nella scena musicale italiana, con brani irriverenti e scanzonati, in grado di scoprire un’Italia con la voglia di intonare musica “leggera”, indipendentemente dal dialetto milanese di alcuni suoi successi o dal contenuto, invero assai variegato, delle sue composizioni musicali. Ma quella di Jannacci è tutt’altro che canzonetta frivola, anzi: è segno di una società che cambia, dell’avanzamento della cultura pop-olare a cavallo tra gli anni ’70 e ’80; è voglia di leggerezza, con una proposta musicale alternativa rispetto a quello a cui si assisteva nel panorama canoro “tradizionale”.
Nello spettacolo, il regista Gallione concepisce una visione scenica in cui Elio e la sua carovana di musicisti accompagnano lo spettatore in numerosi dei più grandi successi di Jannacci, pur rimanendo fedele a quel formato ibrido proprio dei concerti del grande cantautore milanese, attraverso il racconto di aneddoti e di storie che accompagnano l’esecuzione musicale. Con “Ci vuole orecchio”, si rimanda a una realtà che con Jannacci viveva una stand-up comedy ante litteram, fatta di comicità garbata e di musica leggera. La commistione dell’elemento musicale con quello interpretativo risulta dunque riuscita nello spettacolo applaudito al Teatro Politeama di Napoli l’11 giugno, che proseguirà la sua tournée con molte altre date tra cui Scandiano (RE), Verona, Torre del Lago (LU), Bassano del Grappa (VI) e poi Ortigia, Pordenone e tante altre tappe nel mese di luglio e settembre.
Apprezzato inoltre il dialogo tra Jannacci e altre personalità del mondo della musica e della letteratura, talvolta realmente incontrate dall’autore, talaltra nel tentativo della drammaturgia di immaginare una comunicazione immaginaria, seppur suggestiva e scenicamente funzionante, tra la comicità meneghina e il tributo all’autore-inteprete Jannacci. Il risultato è uno spettacolo in cui non sovrappone, né si intende emulare, lo stile interpretativo di Enzo Jannacci, piuttosto conferendo una “tipicità” artistica, invero da riconoscere come spiccatamente caratterizzante tanto per Jannacci quanto per l’Elio che si vede in scena, che caratterizza l’unicità delle partiture musicali e degli intermezzi recitati propri di questo spettacolo. Molti apprezzati i costumi di Elisabetta Menziani e la colorata scenografia di Lorenza Gioberti. Il disegno luci è di Aldo Mantovani, mentre gli arrangiamenti musicali sono di Paolo Silvestri, per una produzione Agidi, International Music and Arts.
C’è una canzone, a parer di chi scrive, particolarmente apprezzata di Jannacci. Si tratta di “2 gelati”, che nel ritornello dice: «Una storia troppo bella, | una vita da balilla per volerti bene, | un telefono che suona, come dire | ti perdono ma, ma non è più | amore; Quattro passi in riva al mare, | quattro frasi senza dire che | il treno è là: come è triste quel lamento, | come anche il vento mentre questa vita va». La musica di Jannacci era commedia, ma anche stile ed eleganza, semplicità e raffinatezza al tempo stesso. Un plauso va, dunque, a Elio per la capacità di interessare ed emozionare il pubblico in sala e all’intuizione di Gallione per aver concepito un viaggio musicale nella grande, indimenticabile, musica di Enzo Jannacci. Non si poteva che chiedere di meglio per il debutto della sezione musicale di questa edizione del Campania teatro festival, che per quest’anno vedrà al Teatro Politeama la principale location per i concerti nonché per la biglietteria del Cft, aperta tutti i giorni dalle 10 alle 19.
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