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Cft - Allontanandosi Da Vicino

Antonio Neiwiller

Con Lino Musella, Tonino Taiuti, Antonio Biasiucci

Capodimonte – Giardino Dei Principi 3 Luglio Ore 23.00


fotografie di Sabrina Cirillo

di Rita Felerico


Napoli - La sezione letteratura del Campania Teatro Festival 2022 curata da Silvio Perrella e ispirata alla parola lontano chiude con un appuntamento notturno, alle 23 del 3 luglio presso il Giardino dei Principi, luogo magico e accogliente. Un incontro che Silvio definisce un rito, un rito che conclude un percorso poetico che ha attraversato mondi diversi, diversi linguaggi. Allontanarsi da vicino è il titolo dell’incontro e dei versi in prosa di Antonio Neiwiller, una figura fondamentale e carismatica nel panorama della Napoli colta degli anni fra il settanta e il novanta, che molto ha inciso nella storia del teatro, del come fare teatro e del come fare cultura. Si conoscono le sue esperienze di avanguardia, il successo del Teatro dei Mutamenti, di Falso Movimento e la nascita finale di Teatri Uniti. Compagni di viaggio – solo per fare dei nome- Mario Martone, Renato Carpentieri, Leo de Berardinis , Toni Servillo. Molto meno conosciamo della sua produzione letteraria e quella di stasera è una occasione per ascoltare e leggere, in compagnia di Lino Musella e Tonino Taiuti, le incantevoli e immaginarie parole che Neiwiller dedica al tempo.

Lino Musella, napoletano, formatosi alla scuola Paolo Grassi di Milano, beniamino dei giovani che lo hanno visto in Gomorra , in The Young Pope e soprattutto nel ‘Giornale Notturno’ di Jean Fabre, è interprete pacato e intenso del senso e del significato del testo, che rivela la molteplicità, la rigorosità ma anche la cifra poetica dell’autore, troppo presto scomparso.

A Tonino Taiuti poliedrico artista, perchè attore, pittore, musicista è stata affidata la trama musicale dell’incontro a commento delle parole; chi più di lui che ha lavorato fianco a fianco con Neiwiller poteva interpretare al meglio le vibrazioni poetiche e tradurle in musica?

Ma un altro amico di Neiwller, compagno di emozioni, è stato il terzo protagonista della serata Antonio Biasucci, uno dei maggiori fotografi italiani contemporanei. I suoi scatti, meravigliosamente in bianco e nero, frutto dei suoi studi sulla cultura del Sud e sugli elementi primari dell’esistenza ( bellissima la sua mostra durante l’edizione dello scorso anno del Campania Teatro Festival frutto di un suo laboratorio di formazione ) hanno accompagnato questo reading/rito facendo volare l’immaginazione durante tutta la performance.

Il pubblico si è lasciato andare a qualche minuto di silenzio meditativo – situazione non certo riscontrabile facilmente – dopo la fine, come rapito dall’atmosfera nella quale era stato immerso; del resto spiazzava fin dall’inizio la posizione delle sedie e del palco, non più centrata verso il magnifico albero di canfora, ma spostata verso il verde del giardino, quasi a coprire l’orizzonte, momento logico di leopardiana memoria.

Si è ritornati così – non a caso - da dove il viaggio è iniziato e il libretto della sezione letteratura intitolato Lontano lo ricorderà, un libretto elegante, impreziosito dai disegni ( pastelli a cera su carta ) di Antonio Neiwiller dal titolo la solitudine delle piante. Bello è chiudere con dei suoi versi, gli stessi a chiosa del libretto, tratti da Per un teatro clandestino dedicato a T.Kantor : Né un Dio/ né un’idea/potranno salvarci / ma solo una relazione vitale.


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